Pastina in brodo
Pastina in brodo
La pastina in brodo è il piatto ideale per scaldare le fredde giornate invernali. Ne esistono molte versioni (di carne, di pollo, vegetale) e può essere realizzata con vari formati di pasta, anche se si consiglia di cucinarla principalmente con formati piccoli o molto piccoli. Per la sua semplicità è molto amata da tutti ed è particolarmente indicata anche per i più piccini!
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Per prima cosa bisogna lavare la carne sotto acqua corrente e pulire le verdure. Tagliate poi la carota e il sedano a pezzettini, la cipolla a metà ed inseriteli in una pentola alta e capiente insieme al pomodoro intero e alla carne.
Spostate la pentola sul fornello, aggiungete 3 litri di acqua d’acqua e portate ad ebollizione.
Una volta raggiunta l’ebollizione, abbassate la fiamma e lasciate sbollire per circa un’oretta. A questo punto potete salare, filtrare ed inserire i Ditalini N.84 Liguori. In alternativa è possibile cuocere la pasta in un’altra pentola ed aggiungere il brodo successivamente.
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Primi piatti natalizi italiani: un viaggio nella tradizione da Nord a Sud
Primi piatti natalizi italiani: un viaggio nella tradizione da Nord a Sud
In Italia anche a Natale non si può rinunciare alla pasta. Ma ogni regione ha le sue tradizioni ed abitudini culinarie diverse. In quest’articolo ripercorriamo l’Italia da Nord a Sud per conoscere più da vicino i primi piatti natalizi italiani che anche quest’anno verranno serviti sulle tavole del Bel Paese.
Pasta e fasioi
Iniziamo il nostro percorso gastronomico sulle tradizioni natalizie italiane con il Veneto per poi scendere fino alla punta dello stivale. In questa regione nei giorni festivi, accompagnata da Bigoli in salsa e gnocchi in sugo d’anatra, è tradizione mangiare la pasta e fasioi. Un piatto povero e semplice dal sapore corposo per riscaldare anche le giornate invernali più fredde e innevate. Il nostro consiglio è quello di mettere in ammollo i fagioli la sera prima.
Fettuccine al ragù
Spostiamoci in Pianura Padana con un piatto ben conosciuto allo stomaco degli italiani (e non solo…). Stiamo parlando delle fettuccine al ragù, un primo goloso e saporito, noto nel mondo non solo per tradizione natalizia, ma come simbolo dell’Italia in sé. Infatti, anche se il vero must della cucina Romagnola delle feste sono cappelletti in brodo, è impossibile rinunciare anche a Natale a un buon piatto di pasta al ragù.
Spaghetti alle vongole
Scendendo in questo itinerario di sapori arriviamo in Campania e ci imbattiamo in un piatto che ha tutto il sapore dei mari del Sud: gli spaghetti alle vongole. Consumato per tradizione al cenone della Vigilia, è il primo che apre le danze al buon mangiare delle feste. In alcune zone d’Italia è infatti usanza che la sera della Vigilia si consumino solo piatti a base di pesce, in maniera tale da mantenersi “leggeri” in vista del pranzo del giorno dopo.
Bucatini con le sarde
Concludiamo questo viaggio nella tradizione culinaria natalizia con un’ultima importante tappa: la Sicilia, patria del gusto e dell’ottimo cibo. A Palermo e dintorni è usanza mangiare la pasta con le sarde, a base di sarde (appunto) e finocchietto. Caratterizzato da diverse varianti, questo piatto della tradizione siciliana, viene generalmente cucinato con i bucatini, ma può essere realizzato anche con maccheroni, maccheroncini, mezzani o mezzi ziti.
Come abbiamo visto, l’Italia offre una notevole varietà di primi e pietanze che differiscono anche parecchio da regione a regione. Ma se c’è una cosa che accomuna ogni città del Bel Paese è l’amore per la pasta e la scelta di Liguori come partner d’eccellenza per cucinare tutti questi saporiti piatti.
Buon Natale e buona pasta!
Come riconoscere una buona pasta
Come riconoscere una buona pasta
Come suggerisce l’intuito, in linea di massima la pasta che ha un buon sapore è anche di buona qualità. Ma c’è un modo più oggettivo per verificare che quella che acquistiamo sia effettivamente genuina e ben fatta?
Ecco alcuni preziosi suggerimenti che ti aiuteranno a riconoscere una buona pasta:
1. Ha il giusto spessore. Una pasta uniformemente spessa consentirà una cottura uniforme, evitando che alcune parti si cuociano prima di altre.
2. Presenta una buona tenuta in cottura: è una buona pasta quella che resta compatta, corposa ed elastica anche ore dopo la cottura.
3. É di colore giallo brillante, sia prima che dopo la cottura. Il colore è un indice molto evidente della qualità della semola.
4. É porosa. La porosità è ciò che permette alla pasta di assorbire l'acqua e di aumentare il suo volume, oltre che di renderla più gradevole al palato. Questo dipende anche dal processo di essiccazione impiegato: se viene effettuato alla giusta temperatura (non troppo elevata), la superficie resta permeabile.
5. I tempi di cottura non sono troppo elevati e l'acqua in pentola rimane limpida. Quando il tempo di cottura è troppo elevato, la pasta disperde infatti amido, vitamine e proteine.
6. Masticandola, risulta al dente. Se la pasta presenta una buona consistenza ed elasticità, vuol dire che il processo di essiccazione è stato eseguito alla giusta temperatura e che la semola utilizzata è di buona qualità.
Queste sono tutte le caratteristiche che ha anche la nostra pasta. Inoltre possediamo la certificazione IGP (Indicazione Geografica Protetta), ad ulteriore garanzia dell’eccellenza dei nostri prodotti.
Ci impegniamo con passione per metterti in tavola una pasta di qualità che ci permetta di regalarti ogni giorno il piacere di mangiare.