Tutto il buono dell'attesa - Il metodo di essiccazione Liguori

Tutto il buono dell'attesa - Il metodo di essiccazione lenta Liguori

Di questi tempi la lentezza è un valore aggiunto. In un momento storico in cui tutto avviene in tempi serratissimi, nell'immediatezza del momento, fare le cose con calma è la vera rivoluzione. Anche a tavola.

Slow Food

La bandiera dello slow food è tricolore per eccellenza: il Made in Italy è infatti un'eccellenza che fa della lentezza la sua punta di diamante. Produrre secondo i tempi giusti, come natura comanda, e concedersi il giusto tempo a tavola, è una legge non scritta della nostra cultura culinaria.

Il rispetto della materia prima

Noi di Pasta Liguori abbiamo fatto della lentezza il nostro marchio distintivo. Si perché il metodo di lavorazione della nostra pasta parte da un'essicazione che dura fino a 18 ore. Infatti per preservare proprietà nutritive, gusto e profumo del buon grano duro italiano è necessario saper aspettare. La nostra pasta essicca lentamente e a temperatura bassa, per evitare che la struttura del glutine si alteri e le importanti sostanze nutritive presenti nella pasta si disperdano.

Il metodo Liguori

Il metodo di produzione del nostro pastificio è stato raffinato in 200 anni di storia. Tutto parte dal migliore grano duro del sud Italia, lavorato lentamente insieme alle acque incontaminate dei Monti Lattari e lasciato ad essiccare con i giusti tempi. La lentezza e la bassa temperatura trattano il prodotto con cura evitando di arrecare dei danni come la formazione di sostanze indesiderate che compromettono gusto e resa della pasta.


Rigatoni alla siciliana

Rigatoni alla siciliana

I rigatoni alla siciliana sono uno dei piatti più celebri della tradizione culinaria italiana ricchi di sapore, nati dall’incontro tra melanzane fritte, pomodori e provola. Semplici, colorati, goduriosi, questo piatto non delude mai! Bastano pochi ingredienti di facilissima reperibilità e una preparazione poco elaborata per portare in tavola tutto il sapore del sud. Il segreto per gustarli al meglio? I rigatoni Liguori IGP, formato che trattiene il sugo in modo inimitabile.

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Spuntate, lavate, asciugate e tagliate a dadini le melanzane, poi friggetele in una pentola dai bordi alti, poco per volta, in abbondante olio caldo. Tenete da parte le melanzane e preparate il sugo: in una casseruola soffriggete uno picchio d’aglio schiacciato e 5 cucchiai di olio, fate dorare e aggiungete la passata di pomodoro, sale e pepe. Coprite e lasciate cuocere per 25 minuti circa. Salate e portate a bollore l’acqua, cuocete i rigatoni 13 minuti o, se preferite una cottura al dente, 12 minuti.

Intanto eliminate l’aglio dal sugo e unite le melanzane. Scolate la pasta, rimettetela nella pentola e unite il sugo. Aggiungete i dadini di provola, il parmigiano, abbondante basilico, date una mescolata a fuoco basso affinché la provola si sciolga e servite con qualche melanzana fritta tenuta da parte e una fogliolina di basilico fresca.

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Il consiglio di Liguori

Per eliminare l’acqua di vegetazione delle melanzane e garantire un risultato croccante, è utile lasciare le melanzane precedentemente lavate e tagliate, per 30 minuti cosparse di abbondante sale grosso sotto un peso (un piatto, una ciotola). Dopo basta asciugarle ed eliminare l’eccesso di sale con un panno da cucina.

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Spaghetti alla chitarra con moscardini

Spaghetti alla chitarra con moscardini

Pochi semplici ingredienti e una preparazione facilissima per un primo piatto da re. Gli spaghetti alla chitarra con sugo di moscardini sono un piatto della più antica tradizione mediterranea che stupisce sempre, per la semplicità di esecuzione e per lo straordinario sapore, frutto dell’unione di 3 elementi caratteristici della buona cucina italiana: pasta, pomodoro e pesce.

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Pulite e sciacquate bene i moscardini, divideteli in 4 parti e lasciatene qualcuno intero per l’impiattamento. Rosolate l’aglio schiacciato con 3 cucchiai d’olio, non appena imbiondisce toglietelo, aggiungete li moscardini, fate rosolare, sfumate con vino bianco e aggiungete la passata di pomodoro, che potete sostituire anche con i pomodori pelati. Salate, aggiungete il peperoncino nella quantità desiderata e coprite col

coperchio, facendo cuocere a fiamma bassa per circa 40 minuti affinché il sugo diventi scuro e denso, proprio come un ragù. A cottura ultimata togliete il coperchio e fate riposare qualche minuto, tenendo da parte i moscardini. Salate e portate a bollore l’acqua, cuocete gli spaghetti per 12 minuti o 10 se li preferite al dente. Scolateli, fateli insaporire nel sugo. Unite i moscardini che avete messo da parte e spegnete il fuoco.

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Il consiglio di Liguori

Scolate la pasta circa due minuti prima, aggiungete due cucchiai di acqua di cotture e fateli “risottare” per due minuti. In questo modo gli spaghetti si legheranno ancora meglio al sugo. Servite gli spaghetti con una manciata di prezzemolo fresco tritato e un moscardino intero per piatto.

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